venerdì 17 luglio 2009

La carica dei 113

Erano 113 gli aspiranti ragionieri programmatori, ammessi a sostenere l'esame di Stato nella sessione ordinaria 2009. Tutti con molte speranze, alcune attese e qualche timore. Correva voce - come si usa dire - che le Commissioni esaminatrici sarebbero state particolarmente severe, seguendo una tendenza, largamente condivisa nella pubblica opinione, che una nuova severità facesse bene al mondo scolastico in modo particolare. Tutte le materie dell'area professionale (matematica, economia aziendale, informatica) gestite da commissari esterni. Come sarebbe stato da un punto di vista psicologico non avere alcuna presenza "amica"?
Tutto è andato per il meglio. I membri esterni sono stati non solo estremamente professionali, ma anche capaci di mettere a proprio agio tutti gli allievi, traendo il meglio dai loro percorsi formativi.
Tutti promossi alla fine!! Non solo, ma tra loro anche ben otto studenti sono stati meritevoli del massimo punteggio: un rotondo 100/100. Una percentuale del 7% circa tra tutti i promossi. Eccellenze frutto di percorsi di studio seri e positivi.
Per loro la menzione speciale, proprio nell'introduzione di questo Annuario scolastico 2009 del "Rampone": Maria Cheche (5 - C), Danilo Iannelli (5 - D), Fabiana De Cristofaro, Ida Izzo e Fabio Lombardi (5 - E), Giancarlo Botte, Roberto Cusano e Roberta De Vico (5 - F).
A tutti i diplomati, e soprattutto a qusti ultimi, un altro "in bocca al lupo!". Questa volta per la vita futura.

I "meravigliosi" della 5 - A

Partiamo con il Consiglio di classe, per ricordare tutti i professori dell'ultimo anno. Italiano e Storia: Ivana Moscatiello. Inglese: M. Gabriella Matarazzo. Matematica: Nicola Miccolupi. Informatica: Luigi Cutillo. Laboratorio d’informatica: Domenico Pedicini. Economia aziendale: Nicola La Torella. Diritto – Scienza delle finanze: Graziella Sorgente. Educazione fisica: Luigi Schipani. Religione: Don Tommaso Molinaro.
Passiamo, poi, alla Commissione esaminatrice, presieduta dal prof. Aldo Composto. I membri interni sono i proff. Moscatiello, Matarazzo e Sorgente. Quelli esterni, invece, sono Nicola Melchionna (matematica), Antonella Gramazio (economia aziendale) e Giuseppina Zahora (informatica).
Tutti promossi come segue: Francesco Capitanio (60); Stefania Carluccio (76); Annalisa De Gennaro (72); Federica De Nigris (62); Pasquale Daniele De Nigris (74); Egidio Fallarino (80); Mauro Fiore (73); Emanuele Francesca (60); Caterina Gambuti (65);Angelo Gentile (73); Alessio La Peccerella (70); Nicola Licciardi (71); Marco Marca (60); Marika Mignone (72); Antonio Pisano (70); Rosanna Polese (94); Daniela Russo (93); Domenico Russo (72); Daniele Signoriello (80); Daniela Vicario (76); Domenico Zollo (70); Federica Zollo (60); Pasquale Zollo (70).

Gli "stupendi" della 5 - B

I docenti che hanno accompagnato gli studenti nella quinta classe sono:
Italiano e Storia: Giuseppina Iandolo; Inglese: Vittoria Liucci; Matematica: Donato Ferro; Informatica: Umberto Follo; Economia aziendale: Biagio Varone; Diritto – Scienza delle finanze: Rita Iuliano; Educazione fisica: Vincenzo Villani; Religione: Don Tommaso Molinaro; Laboratorio: Clementina Pastore.
La Commissione esaminatrice, presieduta dal Prof.Giuseppe Piscitelli, era composta dai membri interni Iandolo, Liucci e Iuliano, e dai membri esterni Marcello Marro (Matematica), Carlo Mazzone (Informatica) e Giancarlo Parrella (Economia aziendale).
Questi i diplomati: Silvio Bozzi (60); Antonio Bruno (90); Francesco Carluccio (87); Massimo De Angelis (68); Carmen De Luca (61); Jessica De Nigris (80); Vincenzo Follo (80); Gildo Iacoviello (76); Antonella Iadarola (75); Cristina Lombardi (63); Fabio Marro (60); Renato Melillo (65); Giusi Mellusi (70); Rosaria Mellusi (60); Antonio Miro (65); Ilaria Orsino (80); Maddalena Palumbo (89); Giuseppina Pannullo (75); Giovanni Paradiso (62); Mara Pastore (85); Marianna Petraccaro (60); Jessica Savoia (66); Marco Villani (68).

Gli "allegroni" della 5 - C

Sono stati necessari professori pazienti e preparati per guidare la navicella della 5 C nel porto sicuro del diploma. Ricordiamo il Consiglio di classe: M.Cristina Portoghese (italiano - storia); Luigi Palmieri (inglese); Domenica Palumbo (matematica); Damiano Pennino (economia aziendale); Genny Rotondi (informatica); GiancarloErcolino (laboratorio); Rosa Porcaro (diritto - scienza delle finanze); Vincenzo Villani (educazione fisica); don Tommaso Molinaro (religione).
La Commissione per gli esami è stata presieduta dal prof. Aldo Composto.
I membri interni sono stati Portoghese, Palmieri e Porcaro.
Membri esterni sono stati Nicola Melchionna (matematica); Antonella Gramazio (economia aziendale) e Giuseppina Zahora (informatica).
Sono risultati diplomati: Ernesto Addazio (65); William Balestra (74); Maria Cheche (100); Amedeo Ciotta (60); Rino Corbo (72); Maurizio D'Alessio (60); Carmen Di Iorio (88); Raffaele Falocco (68); Italo Fiorillo (66); Cristian Gruosso (60); Federica Iannelli (88); Vincenzo Martini (67); Stefano Passariello (60); Marco Pirozzi (63); Ennio Zampini (66); Fabrizio Zollo (68).

Pochi ma "buoni" nella 5 - D

Senza alcuna scaramanzia, i "tredici" della D hanno affrontato gli esami guidati dai professori del loro Consiglio di classe: Maria Cuciniello (italiano - storia); Gerardina Luongo (inglese); Saverio De Vizia (matematica); Silvio Feleppa (informatica); Maurizio Ianaro (laboratorio); Marilina Tortono (economia aziendale); Silvia Iannelli (diritto - scienza delle finanze); M.Beatrice Leoni (educazione fisica); don Tommaso Molinaro (religione).
Il Presidente della Commissione è stato il prof. Giuseppe Piscitelli.
I membri interni sono stati Cuciniello, Luongo e Iannelli.
I membri esterni sono stati: Marcello Marro (matematica); Carlo Mazzone (informatica); Giancarlo Parrella (economia aziendale).
I giovani diplomati sono: Flora Aucone (62); Roberto Calabrese (86); Giovanna Cardone (60); Marika Caruso (66); Maria Fusco (60); Danilo Iannelli (100); Marialaura Lanzetti (82); Mario Luciano (86); Filippo Perriello (70); Antonietta Saccomando (62); Carlomaria Scocca (90); Lucia Vesce (60); Veronica Vetrone (62).

Gli "inimitabili" della 5 - E

Il Consiglio di classe della 5 E ha fatto veramente un buon lavoro per tutto l'anno. I suoi componenti sono stati: Giacomo Lizza (italiano - storia); Lidia Battista (inglese); Caterina Mercurio (matematica); Assunta De Prospo (informatica); Assunta De Pascale (laboratorio); Antonio Coretti (economia aziendale); Giorgio Dei Santi (economia - scienza delle finanze); M. Beatrice Leoni (educazione fisica); don Tommaso Molinaro (religione).
Il Presidente della Commissione esaminatrice è stato la prof.ssa Paola Ronco.
I commissari interni sono stati Lizza, Battista e Dei Santi.
I commissari esterni sono stati: Pasquale Tranfa (matematica), Carmine Pascarella (informatica) e Silvana Labagnara (economia aziendale).
Gli studenti che hanno superato l'esame sono stati: Giandomenico Caporaso (72); Maria Antonietta Ciullo (96); Paolo Cozzolino (60); Fabiana De Cristofaro (100); Salvaatore Festante (62); Emma Giangregorio (95); Nicolina Gisoldi (70); Ida Izzo (100); Luigi Liotti (66); Fabio Lombari (100); Valerio Mancini (60); Umberto Masone (64); Alessaandro Musto (65); Maria Saccomando (80); Marina Stiscia (89); Leonardo Telesca (68); Giuliano Zotti (75).

Quei "bravi ragazzi" della 5 - F

Un anno di lavoro ed impegno, poi finalmente i frutti, dovuti anche alla tenacia dei professori di quel Consiglio di classe. Li ricordiamo: Luigia Masone (italiano - storia); Lidia Battista (inglese); Carmine Montella (matematica); Clementina Pastore (informatica); Antonio Inglese (laboratorio); Margherita Mazzone (economia aziendale); Adriana Spina (diritto - scienza delle finanze); Daniela Botticella (educazione fisica) ; don Tommaso Molinaro (religione).
Il Presidente della Commissione è stata la prof.ssa Paola Ronco.
I commissari interni sono stati le prof.sse Masone, Battista e Spina.
I commissari esterni sono stati: Pasquale Tranfa (matematica); Carmine Pascarella (informatica); Silvana Labagnara (economia aziendale).
Gli studenti che hanno superato l'esame sono: Lorenzo Aldi (92); Giusy Allegretti (86); Giancarlo Botte (100); Roberto Cusano (100); Francesco De Lucia (84); Immacolata Di Gioia (81); Alex Di Muccio (65); Orlando Di Rubbo (80); Roberta Di Vico (100); Luca Fuggi (72); Monica Izzo (92); Maria Liviero (65); Maffei Luigi (68); Cosimo Matarazzo (75); Sara Paletta (77); Alessia Pastore (84); Gerardo Tassella (98); Stefano Tassella (83); Sabino Tedesco (87); Luca Tedino (74); Antonio Tizzanino (90).

Prova scritta di Italiano

PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...

Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.


TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Innamoramento e amore.
DOCUMENTI

R. Magritte, Gli amanti (1928) M. Chagall, La passeggiata (1917-18) A. Canova, Amore e Psiche (1788-93)

«L’innamoramento introduce in questa opacità una luce accecante. L’innamoramento libera il nostro desiderio e ci mette al centro di ogni cosa. Noi desideriamo, vogliamo assolutamente qualcosa per noi. Tutto ciò che facciamo per la persona amata non è far qualcosa d’altro e per qualcun altro, è farlo per noi, per essere felici. Tutta la nostra vita è rivolta verso una meta il cui premio è la felicità. I nostri desideri e quelli dell’amato si incontrano. L’innamoramento ci trasporta in una sfera di vita superiore dove si ottiene tutto o si perde tutto. La vita quotidiana è caratterizzata dal dover fare sempre qualcosa d’altro, dal dover scegliere fra cose che interessano ad altri, scelta fra un disappunto più grande ed un disappunto più lieve. Nell’innamoramento, la scelta è fra il tutto e il nulla. […] La polarità della vita quotidiana è fra la tranquillità ed il disappunto; quella dell’innamoramento fra l’estasi e il tormento. La vita quotidiana è un eterno purgatorio. Nell’innamoramento c’è solo il paradiso o l’inferno; o siamo salvi o siamo dannati.»
F. ALBERONI, Innamoramento e amore, Milano 2009


CATULLO, I sec. a.C. (trad. F. Della Corte)
G. LEOPARDI, Amore e mprte, vv. 1-16, 1832
G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero la felicità, VI, vv. 290-301, da I colloqui, 1911
DANTE, Inferno, V, vv. 97-107
V. CARDARELLI, Distacco da Poesie, 1942

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: 2009: anno della creatività e dell’innovazione.
DOCUMENTI

«Unione creativa. L’intenzione è chiara: sensibilizzare l’opinione pubblica, stimolare la ricerca ed il dibattito politico sull’importanza della creatività e della capacità di innovazione, quali competenze chiave per tutti in una società culturalmente diversificata e basata sulla conoscenza.[…] Tra i testimonial, il Nobel italiano per la medicina Rita Levi Montalcini e Karlheinz Brandenburg, l’ingegnere che ha rivoluzionato il mondo della musica contribuendo alla compressione audio del formato Mpeg Audio Layer 3, meglio noto come mp3.»
G. DE PAOLA, L’Europa al servizio della conoscenza, Nòva, 15 gennaio 2009

«La creatività è una dote umana che si palesa in molti ambiti e contesti, ad esempio nell’arte, nel design e nell’artigianato, nelle scoperte scientifiche e nell’imprenditorialità, anche sul piano sociale. Il carattere sfaccettato della creatività implica che la conoscenza in una vasta gamma di settori - sia tecnologici che non tecnologici - possa essere alla base della creatività e dell’innovazione. L’innovazione è la riuscita realizzazione di nuove idee; la creatività è la condizione sine qua non dell’innovazione. Nuovi prodotti, servizi e processi, o nuove strategie e organizzazioni presuppongono nuove idee e associazioni tra queste. Possedere competenze quali il pensiero creativo o la capacità proattiva di risolvere problemi è pertanto un prerequisito tanto nel campo socioeconomico quanto in quello artistico. Gli ambienti creativi e innovativi - le arti, da un lato, e la tecnologia e l’impresa, dall’altro - sono spesso alquanto distanziati. L’Anno europeo contribuirà in larga misura a collegare questi due mondi, dimostrando con esempi concreti l’importanza di equiparare i concetti di creatività e di innovazione anche in contesti diversi, quali la scuola, l’università, le organizzazioni pubbliche e private.»
Dalla “Proposta di decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa all’Anno europeo della creatività e dell’innovazione (2009)”

«Restituire senso alla parola “creatività”. Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o stravagante o diverso e basta. Gli italiani, specie i più giovani - ce lo dicono le ricerche - hanno idee piuttosto confuse in proposito. […] Bisognerebbe restituire alla parola creatività la sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. È la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. È la scoperta che apre prospettive fertili. È l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi. In sostanza, creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità. E che, essendo tale, ci riempie di meraviglia e gratitudine. […] Creatività è un atteggiamento mentale. Una maniera di osservare il mondo cogliendo dettagli rilevanti e facendosi domande non ovvie. Uno stile di pensiero che unisce capacità logiche e analogiche ed è orientato a capire, interpretare, produrre risultati positivi. In questa vocazione pragmatica e progettuale sta la differenza tra creatività, fantasia e fantasticheria da un lato, arte di arrangiarsi dall’altro.»
A. TESTA, Sette suggestioni per il 2009, http://www.nuovoeutile.it/

«Essenziale è comprendere il ruolo che le due forme di conoscenza, le due facce della conoscenza “utile”, possono svolgere: la prima è la conoscenza sul “cosa”, la conoscenza di proposizioni sui fenomeni naturali e sulle regolarità; laseconda è la conoscenza sul “come”, la conoscenza prescrittiva, le tecniche. […] Illudersi insomma che l’innovazione nasca in fabbrica è pericoloso. A una società che voglia davvero cogliere le opportunità dell’economia della conoscenza servono un sistema di ricerca diffuso e frequenti contatti tra il mondo accademico e scientifico e quello della produzione: “la conoscenza deve scorrere da quelli che sanno cose a quelli che fanno cose”.»
S. CARRUBBA, Contro le lobby anti-innovazione, in «Il Sole 24 ORE», 18 maggio 2003

«La capacità di fare grandi salti col pensiero è una dote comune a coloro che concepiscono per primi idee destinate al successo. Per solito questa dote si accompagna a una vasta cultura, mentalità multidisciplinare e a un ampio spettro di esperienze. Influenze familiari, modelli da imitare, viaggi e conoscenza di ambienti diversi sono elementi senza dubbio positivi, come lo sono i sistemi educativi e il modo in cui le diverse civiltà considerano la gioventù e la prospettiva futura. In quanto società, possiamo agire su alcuni di questi fattori; su altri, no. Il segreto per fare sì che questo flusso di grandi idee non si inaridisca consiste nell’accettare queste disordinate verità sull’origine delle idee e continuare a premiare l’innovazione e a lodare le tecnologie emergenti.»
N. NEGROPONTE, capo MIT, Technology Review: Articoli

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Origine e sviluppi della cultura giovanile.
DOCUMENTI

«Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l’amplificazione dei loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni ’60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi
propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale.»
E.J. HOBSBAWM, Il secolo breve, trad. it., Milano 1997

«La cultura giovanile negli ultimi quattro decenni s’è mossa lungo strade nuove, affascinanti, ma al tempo stesso, anche pericolose. I diversi percorsi culturali che i giovani hanno affrontato dagli anni cinquanta ad oggi sono stati ispirati soprattutto dai desideri e dalle fantasie dell’adolescenza; anche i rapporti spesso conflittuali con gli adulti e l’esperienza culturale delle generazioni precedenti, tuttavia, hanno profondamente influenzato la loro ricerca. Essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali, hanno scoperto, infine, nuove forme espressive e comunicative. [...] Le strategie sperimentate dai giovani, in sostanza, propongono tre differenti soluzioni. La prima, di marca infantile, è fondata sulla regressione e sulla fuga dalla realtà per affrontare il dolore ed il disagio della crescita. Essa, quindi, suggerisce di recuperare il piacere ed il benessere nell’ambito della fantasia e dell’illusione. L’esperienza eccitatoria della musica techno e d’alcune situazioni di rischio, il grande spazio onirico aperto dalle droghe e dalla realtà virtuale, la dimensione del gioco e del consumo, sono i luoghi privilegiati in cui si realizza concretamente questo tipo di ricerca. [...] La seconda strategia utilizza la trasgressione e la provocazione per richiamare l’adulto alle sue responsabilità e per elaborare le difficoltà dell’adolescenza. [...] La terza strategia, infine, la più creativa, prefigura un modo nuovo di guardare al futuro, più carico d’affettività, pace e socialità. Essa s’appoggia sulle capacità intuitive ed artistiche dei giovani, e lascia intravedere più chiaramente una realtà futura in cui potranno aprirsi nuovi spazi espressivi e comunicativi.»
D. MISCIOSCIA, Miti affettivi e cultura giovanile, Milano 1999

«Oggi il termine “cultura giovanile”, quindi, non ha più il significato del passato, non indica più ribellione, astensionismo o rifiuto del sistema sociale. Non significa più nemmeno sperimentazione diretta dei modi di vivere, alternativi o marginali rispetto ad un dato sistema sociale. Cultura giovanile sta ad indicare l’intrinseca capacità che i giovani hanno di autodefinirsi nei loro comportamenti valoriali all’interno della società della quale sono parte.»
L. TOMASI, Introduzione. L’elaborazione della cultura giovanile nell’incerto contesto europeo, in L. TOMASI (a cura di), La cultura dei giovani europei alle soglie del 2000, Milano 1998

Vespa James Dean The Beat Generation Elvis Presley Mary Quant The Beatles Pacifisti Parigi, 1968 Jim Morrison Punk Paninari I Nirvana Rave Party facebook

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media.

«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»
M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072

«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.»
G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008

«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.»
Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org

«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.»
D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale“Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001

«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.»
A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008

«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.»
D. GOLEMAN, Un brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nel 2011 si celebreranno i 150 anni dell’unità d’Italia. La storia dello Stato nazionale italiano si caratterizza per la successione di tre tipi di regime: liberale monarchico, fascista e democratico repubblicano. Il candidato si soffermi sulle fasi di passaggio dal regime liberale monarchico a quello fascista e dal regime fascista a quello democratico repubblicano. Evidenzi, inoltre, le caratteristiche fondamentali dei tre tipi di regime.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Con legge n. 61 del 15 aprile 2005, il 9 novembre è stato dichiarato «Giorno della libertà», “quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”. A vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, il candidato rifletta sul valore simbolico di quell’evento ed esprima la propria opinione sul significato di “libertà” e di “democrazia”.
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
.

Prova scritta di Informatica


M733 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE

CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: PROGRAMMATORI

Tema di: INFORMATICA GENERALE ED APPLICAZIONI GESTIONALI

(Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi sperimentali dei Progetti “SIRIO”)

Le tecniche di digitalizzazione, trasmissione, memorizzazione e riproduzione di brani musicali
hanno rivoluzionato il mercato discografico creando nuove opportunità e nuovi problemi. Il
candidato inizi la sua prova soffermandosi brevemente su quelli che considera i principali aspetti di tale fenomeno e, successivamente, analizzi e risolva il seguente problema:
Una casa editrice pubblica riviste prevalentemente rivolte a specialisti di varie discipline operanti in ambiente scientifico. Sapendo che:
- le pubblicazioni, che possono essere quindicinali, mensili, bimestrali, semestrali, sono diverse tra loro per l’ambito disciplinare a cui sono rivolte e per il prezzo unitario di ciascuna;
- sono inviate ad abbonati che abbiano sottoscritto un abbonamento di durata annuale o triennale;
- sono distribuite, su ordinazione, ad alcuni punti vendita dislocati all’interno di istituti di ricerca e
di alta formazione italiani e stranieri;

A) definire e documentare adeguatamente la struttura di una base di dati che possa rispondere adinterrogazioni del tipo:
1. elenco con nome, cognome e telefono degli abbonati di genere femminile residenti in Spagna;
2. elenco con la data di scadenza degli abbonamenti stipulati in giugno 2009 e con il nominativo e l’indirizzo di posta elettronica dei relativi abbonati;
3. elenco con la denominazione e il recapito degli istituti francesi che, nel 2008, hanno emesso ordini per la fornitura di riviste bimestrali di Chimica industriale;
4. numero complessivo delle riviste ordinate dal Politecnico di Torino nell’anno in corso.

B) descrivere le caratteristiche del software che si intende utilizzare per la realizzazione della base di dati;

C) spiegare nei dettagli come effettuare almeno una delle quattro interrogazioni proposte dalla
traccia;

D) realizzare una pagina web, scegliendola a piacere tra quelle che potrebbero essere ragionevolmente presenti in un ipotetico sito della casa editrice.

I dati mancanti possono essere opportunamente scelti dal candidato.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentita soltanto la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici non programmabili.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.